Tipo: Mostre | Località: Edificio Pina Estação

Data di inizio della mostra 02 aprile 2022 - Data di fine della mostra 22 agosto 2022

Mostre: Ayrson Heráclito: yorùbáiano

Nello spettacolo “Secredos Internos”, Ayrson Heráclito affronta le mitologie africane arrivate in Brasile dalla diaspora, dal rapimento e dalla schiavitù di diversi popoli africani, soprattutto dal XIX secolo in poi.

La mostra “Yorùbáiano” espone una selezione di opere che articolano culture diverse, coprendo i miti Yoruba o Nagôs e Jejes, un amalgama culturale di saperi ancestrali, insegnamenti, leggende, riti e diverse visioni del mondo che fanno parte delle matrici religiose e culturali del candomblé.

Attraverso le opere dell'artista, il pubblico entra in contatto con leggende, “ìtàns” e “orikis”, narrazioni tradizionali ancora presenti nelle strade, processioni, novelle e trame delle scuole di samba brasiliane, entrando in contatto con un mondo dove la natura dei vari esseri si completano a vicenda.

IL CURATORE

“Yorùbàiano” è curata da Amanda Bonan, Ana Maria Maia e Marcelo Campos e articola tre materiali organici che, secondo l'artista, costituiscono storicamente e simbolicamente il “corpo culturale diasporico”. Lo zucchero richiama l'avidità della monocoltura di canna da zucchero proprietaria di schiavi, evocando allo stesso tempo la divinità o orixá Exú, a cui viene offerta ritualmente la cachaça.

Ayrson utilizza anche la polisemia dell'olio di palma, a volte simbolo dei fluidi vitali del corpo umano.

A proposito di Ayrson Eraclito

Ayrson Heráclito (Macaúbas, Bahia, 1968) è professore universitario, storico dell'arte, curatore e ogã di Candomblé di matrice Jejê-Mahi. La sua carriera artistica inizia negli anni '1980 a Bahia. Nei suoi circa 35 anni di carriera, l'artista consolida un'opera dedicata ai riti di guarigione e all'avvicinamento al nefasto passato della schiavitù africana, che viene costantemente scosso e ritualisticamente eliminato dall'artista in bagni alle erbe (“ìwá orí”) con acqua fresca ( “omi odò tó ń sàn”) o nel cibo offerto ai capi (“borí”), per mantenere l'equilibrio del corpo e dello spirito.

ingresso

Gratuito

Maggiori informazioni

In una delle tre sale della mostra si trova l'installazione “Return to Bahian painting” (2002), che consiste nel tingere con olio di palma un modello della chiesa del Rosario dos Pretos e una parete del museo. La video installazione “Il pittore e il paesaggio” (2011), l'installazione “Barrueco” (2003), oltre alla serie fotografica “Sangue vegetal” (2005), tra le altre installazioni e fotografie completano la sala.

Nella seconda sala espositiva è presente l'installazione “Segredos Internos” (1994-2010), documentazione della performance “Transmutação da carne” (2000), oltre alla registrazione della performance ritualistica “Sacudimento” (2022), realizzata realizzato dall'artista intorno all'edificio della Pina Estação, dove operava il DOPS (Dipartimento dell'Ordine Politico e Sociale), l'organismo responsabile della detenzione dei dissidenti politici negli anni '1960 e '70.

L'ultima sala ospita l'installazione fotografica “Borí” (2008-2011), la cui performance è stata acquisita nel 2020 dalla Pinacoteca attraverso il suo programma Patrons, con dodici grandi fotografie del rito della realizzazione della testa o “borí”, che rappresentano ognuna delle i 12 orisha degli xirê.

Servizio

Locali: Pin Station

Data: 02 aprile 2022 — 22 agosto 2022

Indirizzo: Largo General Osório, 66, Luz, San Paolo — SP.

Fotografia

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Immagini: Levi Fanan

Materiale

Video

notizia

Tour virtuale

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