“Cao Fei: the future is not a dream” è la prima mostra personale dell'artista cinese in America Latina e presenta quattro gruppi di opere con temi che analizzano come i rapidi cambiamenti sociali del XXI secolo, attraversati dall'uso intensivo delle tecnologie, abbiano influenzando la soggettività e le esperienze umane.
I temi che guidano la mostra sono: “La manifattura e la globalizzazione”, “Il passato e il presente del mondo virtuale”, “Memorie del socialismo e della fantascienza” e “Urbanizzazione e distopia”. L'obiettivo è far conoscere la produzione di Fei al pubblico brasiliano da opere che esplorano media come il video, la fotografia e l'installazione.
RIVOLUZIONE TECNOLOGICA
L'interesse di Cao Fei per gli impatti della rivoluzione tecnologica che ha posto la Cina tra i leader mondiali del settore ha guidato la ricerca dell'artista fin dall'inizio della sua carriera, negli anni 2000.
Uno dei suoi lavori più noti è il film RMB Città (2007); da esperimenti in-game Second Life, una piattaforma virtuale che simula la vita reale basata sull'interazione di avatar, Cao Fei ha costruito una grande città con numerosi riferimenti alla Cina reale, aperta al pubblico dal 2009 al 2011 e vista come un grande esperimento di prova delle relazioni tra il reale e il virtuale.
Altri punti salienti sono le opere”i.Specchio” [i.espelho] (2007) e “Oz" (2022) — che mostrano l'immersione dell'artista nel Second Life e metaverso permeato da avatar, esperienze e proiezioni di futuri immaginati dal rapporto tra uomo e macchina —, e il installazioni video "Rumba II: Nomade” [Rumba II: Nomade], 2015, e l’opera in realtà virtuale “The Eternal Wave”, 2020, prodotta in collaborazione con Acute Art.
In "Rumba II: Nomade” robot aspirapolvere tentano senza successo di pulire uno spazio appena demolito alla periferia di Pechino e in “L'onda eterna” Fei invita lo spettatore a fare un viaggio indietro nel tempo indossando occhiali per la realtà virtuale, visitando le aree dentro e intorno al cinema che ora sono a rischio di demolizione.
A proposito di Cao Fei
Sebbene Cao Fei si occupi principalmente degli impatti di una Cina segnata da una crescita economica vertiginosa, il suo lavoro va oltre il contesto locale per riflettere sugli effetti della cultura digitale nel mondo globale, così come sui confini tra sogno e realtà. E uno degli artisti più espressivi della contemporaneità, pioniere negli esperimenti di arte realizzati per internet e in diversi media tecnologici. Il suo lavoro comprende diversi media e supporti, con il video come linguaggio predominante. Negli ultimi due decenni, l'artista è diventato noto per aver esplorato temi di identità, cultura pop, tecnologia e società, affrontando questioni contemporanee in Cina e nel mondo globalizzato.
Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Guangzhou nel 2001, Cao Fei (Guangzhou, Cina, 1978) ha intrapreso una carriera presentando lavori che incrociano video, performance e media digitali, affrontando la vita quotidiana della popolazione cinese dopo la Rivoluzione Culturale e la crescente influenza di Internet sul suo comportamento e sulla sua immaginazione, alludendo ai confini tra sogno e realtà. Nel corso della sua carriera, l'artista ha esposto in diverse Biennali come Shanghai (2004), Mosca (2005), 15° e 17° Biennale di Sydney (2006,2010, 50) e 52°, 56° e 2003° Biennale di Venezia (2007, 2015, 2016). Le sue opere sono state esposte anche in musei come MoMa (2015 e 2011); Guggenheim Museum (2018 e 2019) e il Centre Pompidou (XNUMX).
ingresso
Intero: BRL 30,00 (per intero)
Calzino: BRL 15,00 (metà)
(gratuito il sabato)
informações mais
“Cao Fei: Il futuro non è un sogno" a cura di Pollyana Quintella e sponsorizzato da BB Seguros, nella quota Gold, Ray-Ban, nella quota Silver, e il supporto di HAITONG Brasil.
Servizio
Località: Pinacoteca Contemporanea, Grande Galeria
Data: Dal 2 settembre 2023 al 14 aprile 2024
Indirizzo: Avenida Tiradentes, 273
Orari di apertura: dal mercoledì al lunedì, dalle 10:18 alle XNUMX:XNUMX.